domenica 28 dicembre 2008

"Letterina di un baby soldato a Babbo Natale"(di A.Bettozzi)




Ricevo dall'amico Dott. Armando Bettozzi una sua poesia che mette a nudo la gravissima realtà dei BAMBINI SOLDATO,cruda realtà presente in molti continenti...Subito dopo la poesia, segue il rapporto di Save the children’ dell'ottobre 2008. Le foto sono state inserite dal blog.
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Letterina di un baby soldato
a Babbo Natale
Per caso mi hanno detto che ci sei
e porti dei regali a noi bambini.
Ho nove anni e i genitori miei
non possono comprarne, poverini.
Perciò ti scrivo questa letterina
per chiederti un fucile più potente
che spari per lo meno un’ ottantina
di colpi tutti simultaneamente.
Così potrò ammazzare più nemici
e fare più contento il superiore,
e lui insieme a tutti i miei amici
dirà che mi son fatto tanto onore !
Io sono stato sempre un buon soldato
seppure a volte, un po’ sopra pensiero,
mi son lasciato andare ed ho pensato
di smetterla di fare il guerrigliero.
Ma mi hanno sempre detto : " E’ tuo dovere
combattere il nemico…Anzi, un piacere !".
Sarà così….! Aspetto il regaletto,
e già il leone mi ruggisce in petto !
Armando Bettozzi

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Il rapporto di ‘Save the children’
Sono più di 70 milioni i bambini e le bambine a cui ogni giorno nel mondo viene negato il diritto all’istruzione.
Per almeno 250 mila di essi, l’impegno quotidiano non è indossare uno zaino, ma imbracciare un’arma e combattere.
E’ lo sguardo sull’infanzia nel mondo di ‘Save the children’ che ha presentato a Roma il rapporto ‘Bambini e armi’, in occasione del rilancio della campagna ‘Riscriviamo il futuro’.
Tra i 250 mila piccoli soldati il 40 per cento sono bambine.
Negli ultimi anni almeno 2 milioni di minori sono stati uccisi, 6 milioni sono rimasti feriti o hanno subito traumi psicologici e 22 milioni sono i piccoli profughi o sfollati.
‘Save the children’ ha chiesto ai governi dei paesi coinvolti in conflitti armati, “più investimenti sulla scuola e meno spese per l’acquisto delle armi”.
Nel 2007 i paesi in guerra hanno speso 17,5 miliardi di dollari in armamenti, tre volte quanto servirebbe loro per assicurare l’educazione a tutti i bambini che ne sono esclusi (in queste aree sono circa 37 milioni).
A rifornirli sono stati soprattutto i paesi del G8 (Italia compresa) che, secondo quanto afferma l’organizzazione internazionale, “detengono l’84 per cento delle esportazioni di armi nel mondo”.
Questi paesi continuano a fornire armi leggere anche a gruppi e governi che commettono violazioni dei diritti umani compreso il reclutamento di minori.
Armi che finiscono nelle mani dei bambini, al posto delle matite.
Nel 2007 alla campagna ‘Riscriviamo il futuro’ gli italiani hanno contribuito con 2,5 milioni di euro.
Una somma solo di poco inferiore a quella che lo Stato ha stanziato a favore della ‘Fast track initiative’ (programma di istruzione) pari a 3 milioni.
“Non voglio incolpare nessuno - ha detto il direttore generale di ‘Save the children’ Italia, Valerio Neri - ma questo finanziamento è scandaloso”.
In occasione della presentazione dei risultati dei due anni di campagna internazionale (sei milioni di bambini in più a scuola, di cui 815 mila inseriti per la prima volta) sono intervenuti con due distinti messaggi, anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sostenendo che “l’educazione scolastica costituisce il fondamento della formazione morale e civile di ogni popolo”, e il ministro degli Affari esteri, Franco Frattini, che ha ribadito l’impegno del governo italiano “nei confronti nella protezione dei diritti dei minori, con speciale attenzione ai bambini coinvolti nei conflitti armati”.

1 commento:

Patrizia ha detto...

Armi dell'allegria

Eccole qua
le armi che piacciono a me:
la pistola che fa solo pum
(o bang, se ha letto qualche fumetto)
ma buchi non ne fa...
il cannoncino che spara
senza fare tremare
nemmeno il tavolino...
il fuciletto ad aria
che talvolta per sbaglio
colpisce il bersaglio
ma non farebbe male
né a una mosca né a un caporale...
Armi dell'allegria!
Le altre, per piacere,
ma buttatele tutte via!
( G.Rodari)