giovedì 31 luglio 2008

IL BOJA KARADZIC DAVANTI AL TRIBUNALE DELL'AJA


Karadzic ai giudici dell'Aja:
"Mi difendo da solo,
nel '96 accordo di impunità con gli Usa"

"Mi difendo da solo, so che ne ho il diritto". Queste le prime parole pronunciate dall'ex leader serbo-bosniaco Radovan Karadzic, comparso di fronte ai giudici del Tribunale penale internazionale dell'Aja (Tpi). "Ho un consigliere invisibile, ma ho deciso di rappresentarmi da solo", ha dichiarato poi al giudice Alphons Orie.
Karadzic ha anche rivelato di avere siglato nel 1996 un accordo diretto con Richard Holbrooke, plenipotenziario americano dell'amministrazione Clinton per i Balcani negli anni '90, che gli avrebbe garantito l'impunità in cambio del ritiro dalla vita pubblica. Karadzic ha detto di avere un documento di 40 pagine sulla vicenda che intende consegnare ai giudici.
Per assistere all'udienza preliminare del procedimento per genocidio, crimini di guerra e contro l'umanità dell'ex presidente della Rs, sono giunti all'Aja decine di giornalisti, fotografi e reporter. Lo spiazzo davanti alla sede del Tribunale, è da ieri occupata dai furgoni e dai satelliti delle Tv, in particolare quelle dei paesi dei Balcani.
L'ex leader serbo bosniaco ha denunciato anche illegalità nell'arresto e anche nell'estradizione.
"A Belgrado - ha detto - sono stato arrestato in modo illegale e trattenuto per tre giorni in cui non mi è stato permesso di parlare al telefono, mandare sms né di avvalermi di un avvocato".
Illegale, ha definito Karadzic anche l'estradizione per via di un accordo siglato appunto con gli Usa.
Karadzic è arrivato alla sede del tribunale dell'Aja in un convoglio di veicoli giusto prima dell'inizio del procedimento, che si è aperto pochi minuti dopo le 16. Quando la Corte gli ha chiesto se voleva servirsi di un avvocato, Karadzic ha confermato l'intenzione di difendersi da solo. Poi ha ascoltato impassibile, ma con il volto tirato, la lettura dei diritti e degli 11 capi d'imputazione, tra cui la responsabilità per la pulizia etnica in Bosnia, il sanguinoso assedio di Sarajevo e il massacro di 8mila civili a Srebrenica.
Non ha risposto alla domanda di rito dei giudici che gli hanno chiesto se si dichiara innocente o colpevole dei reati di cui è accusato. Karadzic ha detto di avere bisogno di più tempo per analizzare i capi di accusa. Il giudice ha fissato una nuova udienza il 29 agosto. Per istruire il processo ci vorranno alcuni mesi.
Con i capelli tagliati e la barba rasata, Karadzic ha perso l'aspetto da santone sotto il quale si era nascosto nell'ultimo periodo della latitanza. Ripreso il suo aspetto di un tempo, è apparso dimagrito e invecchiato dopo quasi 13 anni di fuga, terminati con l'arresto del 21 luglio a Belgrado.

(Fonte RaiNews24)

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