mercoledì 30 gennaio 2008

I Savoia e il massacro del Sud


Il comune di Gaeta: "I Savoia paghino i danni per l'assedio del 1861"

Il comune di Gaeta chiederà ai Savoia il risarcimento dei danni subiti durante la guerra contro il Regno delle Due Sicilie e l’assedio del 1861. Un'azione militare, spiega l’assessore comunale al Demanio Antonio Ciano, «che danneggiò gravemente le strutture urbane della città, obbligò gli abitanti al di fuori delle mura, il Borgo, ad andare esuli nei territori vicini e determinò una conquista da parte dell’esercito piemontese fin nei pressi della fortezza». «Sono passati poco meno di 150 anni dal terrificante assedio di Gaeta che vide la scomparsa della dinastia dei Borbone del Regno di Napoli - spiega Ciano - L’avvenimento militare di quel tempo, che concludeva la conquista dell’Italia meridionale da parte di un esercito costituito da garibaldini, traditori e truppe piemontesi, non aveva mai avuto una preventiva dichiarazione di guerra e non aveva mai reso ufficiale il subdolo contrasto con il Regno di Napoli».
"Savoia responsabili di crimini di guerra":

«L’Amministrazione attuale - aggiunge l’assessore -intende rinnovare questo doloroso momento storico, ricordare gli atti pubblici predisposti in proposito dagli amministratori del tempo e promuovere un’azione legale contro la famiglia Sabauda: è la prima responsabile di un’azione di preda, di crimini di guerra e di eccidi organizzati contro Gaeta e centinaia di città dell’Italia meridionale».
***In alto il logo del comune di Gaeta e l'attuale giunta comunale:il professore Antonio Ciano è il quinto,da sinistra a destra.

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