giovedì 31 gennaio 2008

MAFIA:giornalista aggredito a Partinico

Il direttore di TeleJato, è stato aggredito,preso a calci e pugni la sera del 29 gennaio ,a Partinico per il suo impegno contro i boss della mafia locale.
Giuseppe Maniaci
(nella foto),che già ieri ha condotto il telegiornale, ha riportato contusioni ed escoriazioni in diverse parti del corpo.
Il giornalista ha raccontato agli investigatori di essere stato avvicinato da alcuni giovani e di avere riconosciuto, tra gli aggressori, uno dei figli del boss mafioso Vito Vitale.
Maniaci ritiene che l'episodio sia collegato alla messa in onda su TeleJato di un servizio sui lavori avviati dal comune di Partinico su un terreno in zona Vallegrande. dove si trovavano alcune stalle di proprietà dei Vitale confiscate dallo Stato.

"a rarika" esprime solidarietà e vicinanza al direttore di TeleJato per il suo impegno contro la mafia e la mafiosità!
CONTATTA TELEJATO-ESPRIMI SOLIDARIETA' :
091 8905850 - 339 8651591
redazione@telejato.it

www.telejato.it

AVANTI CUORE ROSSAZZURRO!!!!

Coppa Italia, il Catania batte l'Udinese per la prima volta vola in semifinale
Catania, 30 gen. - (Adnkronos) - Il Catania centra la storica qualificazione alle semifinali della Coppa Italia battendo 2-1 l'Udinese al 'Massimino' nella gara di ritorno dei quarti di finale (andata 3-2 per i friulani). A portare per la prima volta i siciliani tra le prime quattro della Coppa nazionale, e alla sfida con la Roma, e' il giapponese Morimoto che realizza il gol-qualificazione al termine di una gara bella e ricca di emozioni, fin dalle prime battute. Ad aprire le danze e' l'Udinese che trova il vantaggio-flash con Pepe dopo appena 50 secondi di gioco. La reazione del Catania e' immediata, e i padroni di casa si riversano in avanti alla ricerca del pareggio. Le iniziative di Sardo sulla fascia destra creano diversi pericoli nell'area bianconera, ma gli attaccanti della formazione etnea non ne approfittano. I siciliani insistono e creano diverse occasioni, mancando pero' di lucidita' in fase conclusiva. L'Udinese cerca di rallentare il gioco e, in contropiede, costruisce due buone occasioni per il raddoppio con Floro Flores e Pepe. Lo sforzo del Catania viene premiato nel finale di tempo, con il rigore concesso da Tagliavento per un contatto tra Ferronetti e Mascara, trasformato da Spinesi.

LICENZIATI E...CENSURATI!

Federico Zampaglione, leader dei Tiromancino: "La Emi ha rifiutato il mio brano,che affronta il tema dei licenziamenti di massa"
"Mi hanno censurato il brano per Sanremo- denuncia Federico Zampaglione(nella foto),alias Tiromancino- Avevo scritto un brano che affrontava il tema dei licenziamenti di massa. La Emi, la mia casa discografica, all'inizio era entusiasta, poi dopo aver ascoltato "Il rubacuori", così è intitolato, lo scenario è cambiato. Si sono rifiutati di iscrivere la canzone e hanno revocato l'uscita del disco. Così per poter portare il brano a Sanremo ho dovuto rompere il contratto con la Emi. Non avevo altra possibilità". La canzone di Federico Zampaglione tratta un tema delicato, molto sentito, un tema che coinvolge pesantemente anche il settore discografico. Che strana coincidenza il rifiuto da parte della Emi...considerando,che la nota casadiscografica sta per licenziare circa 200 dipendenti...

mercoledì 30 gennaio 2008

Marco Travaglio a Catania

Alla cortese attenzione di Orazio Vasta, con preghiera di pubblicazione.
Mercoledì 30 Gennaio, ore 21,presso la sede di CittàInsieme, in Via Siena 1, a Catania, si terrà la presentazione del nuovo libro "Mani Sporche" di Marco Travaglio.

Presenteranno il libro: Marco Travaglio (l'autore), Felice Lima (magistrato), Pinella Leocata (giornalista).
Organizzato da: CittàInsieme e CittàLibera.
Distinti saluti
Mirko Viola –
CittaInsieme
Catania, 28 Gennaio 2008

I Savoia e il massacro del Sud


Il comune di Gaeta: "I Savoia paghino i danni per l'assedio del 1861"

Il comune di Gaeta chiederà ai Savoia il risarcimento dei danni subiti durante la guerra contro il Regno delle Due Sicilie e l’assedio del 1861. Un'azione militare, spiega l’assessore comunale al Demanio Antonio Ciano, «che danneggiò gravemente le strutture urbane della città, obbligò gli abitanti al di fuori delle mura, il Borgo, ad andare esuli nei territori vicini e determinò una conquista da parte dell’esercito piemontese fin nei pressi della fortezza». «Sono passati poco meno di 150 anni dal terrificante assedio di Gaeta che vide la scomparsa della dinastia dei Borbone del Regno di Napoli - spiega Ciano - L’avvenimento militare di quel tempo, che concludeva la conquista dell’Italia meridionale da parte di un esercito costituito da garibaldini, traditori e truppe piemontesi, non aveva mai avuto una preventiva dichiarazione di guerra e non aveva mai reso ufficiale il subdolo contrasto con il Regno di Napoli».
"Savoia responsabili di crimini di guerra":

«L’Amministrazione attuale - aggiunge l’assessore -intende rinnovare questo doloroso momento storico, ricordare gli atti pubblici predisposti in proposito dagli amministratori del tempo e promuovere un’azione legale contro la famiglia Sabauda: è la prima responsabile di un’azione di preda, di crimini di guerra e di eccidi organizzati contro Gaeta e centinaia di città dell’Italia meridionale».
***In alto il logo del comune di Gaeta e l'attuale giunta comunale:il professore Antonio Ciano è il quinto,da sinistra a destra.

"RICORDATI DI GUARDARE LA LUNA"

"Ovunque sarai e qualunque cosa stia accadendo nella tua vita, tutte le volte che ci sarà la luna piena tu cercala nel cielo...", così scriveva Savannah a John ... ......John ,un giovane ribelle, una sorta di lupo solitario, che ha dato un senso al suo essere violento arruolandosi nell'esercito del suo Paese e scegliendo di andare in Europa...la guerra dei Balkani... la Boznia. Savannah, una studentessa, che trascorre l'estate dedicandosi al volontariato con un gruppo religioso. Due personalità in antitesi, che, quando, per caso si incontrano sulla spiaggia di Wilmington, nel North Carolina, durante una licenza di John, capiscono subito di avere affinità profonde... e giurano di amarsi per sempre. Per John, la fine della ferma militare non è lontana e il trascorrere dei mesi sarà più dolce, accompagnato dalle lettere di Savannah... Ma, quando manca poco al congedo, si consuma la tragedia delle "Torri Gemelle", e John, invece di tornare a casa, sceglie la guerra imperialista di Bush, l' invasione dell'Irak. Cinque anni dopo, rimpatriato d'urgenza per assistere il padre morente, John cerca Savannah. Ma,la realtà- come si sa-supera la fantasia, e John scoprirà una realtà ,a dir poco,"pazzesca", che solo l'uomo nuovo che è diventato, saprà accettarla .Una realtà "pazzesca" che saprà riscattare come solo un sentimento d'amore estremo può saper far fare. Tenero,e a tratti commovente ,ma non da rincoglionimento, ricco di personaggi reali, "Ricordati di guardare la luna" è un grande romanzo d'amore dei nostri tempi così pieni di contraddizioni...Un romanzo di Nicholas Sparks che consiglio di leggere : ..."Ovunque sarai e qualunque cosa stia accadendo nella tua vita, tutte le volte che ci sarà la luna piena...tu cercala nel cielo... perchè dovunque sarò e qualunque cosa mi stia succedendo, io farò lo stesso...Ti amo..." .
****Nella foto,la luna piena vista da Taormina,il 21 gennaio 2008...

Con il martoriato Popolo della Kosova!

La dichiarazione unilaterale di indipendenza «è questione di giorni»: lo ha annunciato il primo ministro della "provincia serba" del Kosovo (in lingua kosovara "Kosova ")Hashim Thaci,ex combattente dell'UCK,al termine del colloquio a Bruxelles con l'Alto rappresentante europeo per la politica estera Javier Solana.Poche ore prima Radio Kosova aveva indicato il 6 febbraio (data fissata per la prima riunione del neoeletto parlamento di Pristina) come il giorno della dichiarazione unilaterale dell'INDIPENDENZA!
***Nel manifesto dell'UCK,patrioti combattenti.

martedì 29 gennaio 2008

URANIO IMPOVERITO:le vittime civili non interessano a nessuno!

Intervista alla scienziata Antonietta Gatti
Uranio impoverito, nasce la banca dati delle vittime
Un centro d'eccellenza per gli ammalati da uranio impoverito. O meglio: da «Inquinamento bellico», come spiega la scienziata Antonietta Gatti, dell'università di Modena, esperta in nano-patologie e consulente della vecchia commissione d'inchiesta parlamentare.

Dottoressa, lei è tra le principali promotrici di questo centro d'eccellenza: perché?
"La vecchia commissione d'inchiesta parlamentare, per la quale ero consulente, aveva bisogno di dati per realizzare un censimento reale degli ammalati e dei decessi. Li abbiamo chiesti ai vari stati maggiori: non abbiamo avuto risposta. Mi auguro che questo centro, condiviso con le forze armate, possa raccogliere tutti i dati e darci il polso della situazione. Non solo in senso storico, ma anche in prospettiva, per almeno tre o cinque anni".
A chi tocca decidere? Avete già interessato qualcuno?
"Sì, il sottosegretario alla Difesa, Giovanni Forcieri, al quale abbiamo spedito un promemoria. La decisione finale dovrebbe spettare al ministro della Difesa: sarebbe il primo atto della nuova commissione".
Nel centro chi lavorerebbe?
"All'interno della vecchia commissione, oltre me, c'era anche il dottor Ezio Chinelli, dell'ospedale militare di Padova, che ha visitato molti soldati prima che partissero e anche dopo. Possiede un data base enorme. Poi collaboreremmo con Armando Benedetti, del Cisam - ministero della difesa - al quale sono affidate le competenze in materia di radioattività. Questa triangolazione - la parte militare, con la conoscenza tecnica sulle bombe, unita alla parte medica - formerebbe lo zoccolo duro di questo centro. Poi si potranno aggregare altre unità. Mi auguro che possa servirà anche a fare prevenzione.Un centro italiano per un problema mondiale, che riguarda anche migliaia di civili.Un centro italiano - all'inizio - per mettere a fuoco, in maniera netta, la situazione italiana. Per il resto deve relazionarsi con l'Europa, e non solo, perché anche gli altri paesi hanno avuto le loro vittime. E tutto ciò non deve ripetersi. I militari sanno che in missione può arrivare una pallottola. Ma che sia almeno visibile: nelle guerre moderne si muore per nano-particelle inferiori al micron, dovute alle esplosioni, che è sufficiente respirare per ammalarsi gravemente".
E per quanto riguarda i civili?
"Purtroppo non interessano quasi a nessuno. È una tragedia immane: chi eliminerà mai l'inquinamento che abbiamo creato? Come faremo a monitorarlo? Quanto resterà? E dove lo spingerà il vento? Non esistono risposte ma qualcuno dovrà darle. Una nazione inquina un popolo: ne sarà responsabile, sì o no? Anche in questi giorni, come sempre, mi giungono richieste e cartelle mediche, da Sarajevo come dall'Iraq. Gente che ha sviluppato patologie apparentemente inspiegabili. Leucemie, cancri doppi o tripli, bimbi malformati. Le testimonianze dei medici iracheni sono indicibili. E non hanno le medicine adeguate. In certe zone non arriva neanche l'ambulanza: figurarsi se è possibile realizzare una chemioterapia. Spero soltanto che, dalla conoscenza delle patologie dei soldati, si possa raggiungere una conoscenza medica utile nel campo civile. Mi auguro che da questa disfatta possa nascere un aiuto per i civili. E poi, mi lasci dire una cosa: tutto ciò che conosciamo, lo dobbiamo alle vittime".
In che senso?
"Soltanto loro ci hanno messo in condizione di saperne di più. Pensi che una volta mi ha chiamato la madre di un soldato ormai morto. Il figlio, prima della chemioterapia, aveva donato lo sperma. E la signora mi disse: «Ho pensato che a lei potesse essere utile, posso portarglielo, lo studierebbe?». L'ho studiato: c'erano delle nano-particelle. Ma lei immagina cosa può succedere se il seme contiene cobalto? Se non avessi visto le foto non l'avrei mai supposto".
Ma come può succedere?
"Le bombe, esplodendo, producono temperature elevatissime, sublimano qualsiasi cosa incontrino. Creano polveri sottili, anche inferiori al micron, che si nebulizzano in una sorta di aerosol. Poi basta respirarle. Per questo in commissione abbiamo introdotto un elemento nuovo: l'«inquinamento bellico». E infatti la nuova commissione, accanto all'uranio impoverito, ora cita anche le nano-particelle".
La tragedia dell'uranio impoverito,l'"inquinamento bellico",continua a mietere vittime...E LE VITTIME CIVILI-- abitanti,inviati dei giornali,volontari laici e religiosi...--SONO STATE GIA' DIMENTICATE!

lunedì 28 gennaio 2008

NESSUNO CONTROLLA I BAMBINI ALLE FRONTIERE!

8 Novembre 2007 : Livorno,Dayamara Perigò Collantes, sparisce nel nulla insieme al figlio Daniel, avuto dal marito Daniele De Nicola, che ne denuncia la scomparsa in Questura, e contemporaneamente tappezza la città di volantini, con le foto della moglie e del figlio. La Questura però non attiva da subito le indagini e lascia trascorrere giorni preziosi. Un ritardo che risulta poi essere determinante nella mancata risoluzione del caso.
9 Novembre: il piccolo Daniel lascia l’Italia dall’aeroporto fiorentino di Peretola. Destinazione Stati Uniti, in particolare San Francisco. Le ricerche della polizia in questo momento non sono ancora scattate e il piccolo si imbarca insieme a due uomini americani, uno dei quali potrebbe essere l’ex marito della madre. Secondo le informazioni in possesso della famiglia, De Nicola, il bambino che è cittadino italiano, si è imbarcato e ha viaggiato con il suo vero nome, pur non essendo legato a quegli adulti da alcuna parentela.
10 Novembre: lascia l’Italia anche la madre di Daniel e prende un volo per Cuba. Da allora di lei non si sa più nulla.
11 Novembre:Daniele De Nicola assieme alla cognata, decide di lanciare un appello pubblico per ritrovare suo figlio, e va alla redazione del Corriere di Livorno a raccontare la sua storia. Parla a fatica e tiene sempre gli occhi bassi.
15 Novembre: Daniele non regge al dolore, e si impicca nel piccolo appartamento, che stava ristrutturando in via Cherubini e dove avrebbe dovuto andare ad abitare, appena terminati i lavori. Fu il padre a trovare il corpo privo di vita. Aveva solo 31 anni. Ma, per Daniel sono i nonni paterni, Armando De Nicola e Antonia Spagnolo non mollano: "Noi siamo disposti anche a richiedere l’affidamento del bambino ,anche se il Tribunale dei minori ci ha già anticipato che forse non possiamo farlo. E sapete perché? Perché noi abbiamo denunciato la madre del bambino. Perché siamo stati noi ad avviare l’iter giudiziario".
19 gennaio 2008 alle ore 16.09 :IL COMITATO TROVIAMO I BAMBINI, scrive la seguente mail all’ Ambasciatore Italiano a Cuba DOMENICO VECCHIONI:
"Egregio Ambasciatore, in Italia è avvenuto un fatto molto grave.Una coppia con un figlio di nome Daniel Enrique de Nicola, madre Cubana, padre Toscano…La madre DAYAMARA PERIGOCOLLANTES, in data 10 novembre 2007 è scappata a Cuba, dopo aver affidato il figlio a 2 estranei diretti a San Francisco.Il padre DANIELE DE NICOLA si è ucciso dopo questa fuga, con la paura che il bambino sia stato venduto.La preghiamo di prendere contatti urgenti con le autorità locali, al fine di TROVARE, la mamma del bambino.
In attesa di un suo sollecito riscontro.Cordialmente".
19 gennaio 2008 alle ore 16.10 :L’AMBASCIATORE Domenico Vecchioni risponde:
"Conosciamo il caso. Siamo già piu’ volte intervenuti presso le autorità cubane che tuttavia, dietro l’esigenza di una formale "commissione rogatoria" dall’Italia, non sembrano disposte a collaborare dandoci le notizie richieste.Abbiamo subito informato la Farnesina (D.G. Italiani all’Estero) sollecitando un forte passo presso l’ Ambasciata cubana di Roma. Noi intanto, oltre agli interventi già effettuati, abbiamo chiesto un incontro urgente con il Direttore degli affari giuridici di questo Min Affari Esteri per approfondito esame della questione.Per il momento, purtroppo - da qui - non si può fare di più. Speriamo almeno che l’Ambasciata cubana a Roma si faccia interprete presso le proprie autorità di queste vostre e nostre preoccupazioni.Con i migliori saluti,Domenico Vecchioni".
Nella stessa data, il Comitato scrive anche al Console Italiano a San Francisco, Signor Roberto Falaschi:"Egregio Console, è avvenuto un fatto molto grave, nel quale vi è la necessità di un suo SOLLECITO intervento.Il 9 novembre 2007 è stato rapito un bambino di 2 anni, i due uomini che lo hanno rapito, sono partiti da Firenze per San Francisco.La preghiamo di prendere contatti urgenti con le autorità locali.
Ci teniamo a farle notare che un giovane papà (padre di Daniel) si è impiccato in data 15 novembre, per il dolore che il figlio sia stato venduto.
In attesa di un suo riscontro urgente.Cordialmente. IL COMITATO TROVIAMO I BAMBINI - Italywww.troviamoibambini.it".
Il Signor Falaschi, non risponde… (Ma si è attivato)
Ma quali documenti siano stati presentati per Daniel, all’aeroporto di Firenze (alla partenza) e a San Francisco (arrivo), accettato che per poter entrare negli USA, è indispensabile possedere il passaporto?
Per recarsi negli Stati Uniti d’America senza necessità di visto, usufruendo del programma "Visa Waiver Program - Viaggio senza Visto", sono validi i seguenti passaporti: passaporto elettronico, unico tipo di passaporto che viene rilasciato a partire dal 26 ottobre 2006; passaporto a lettura ottica rilasciato o rinnovato prima del 26 ottobre 2005 ; passaporto con foto digitale rilasciato fra il 26 ottobre 2005 e il 26 ottobre 2006 .
Per usufruire del programma "Visa Waiver Program" (Viaggio senza visto) è necessario: viaggiare esclusivamente per affari e/o per turismo, rimanere negli Stati Uniti non più di 90 giorni,possedere un biglietto di ritorno.
In mancanza anche di uno dei requisiti elencati, è necessario richiedere il visto. Ricordiamo che il passaporto deve essere in corso di validità: la data di scadenza deve essere successiva alla data prevista per il rientro in Italia.
La mancata partenza dagli U.S.A. entro i 90 giorni, potrà compromettere la possibilità di usare nuovamente il programma.
I minori potranno beneficiare del Visa Waiver Program solo se in possesso di passaporto individuale, non essendo sufficiente né la loro iscrizione sul passaporto dei genitori, né il lasciapassare.
Nel caso in cui il minore sia iscritto nel passaporto di uno dei genitori, bisognerà richiedere il visto, qualunque sia il periodo di soggiorno negli U.S.A.
Per poter andare negli Stati Uniti, serviva il nulla osta del padre di Daniel, Daniele De Nicola, che nel momento della partenza del bambino, avvenuta in data 9 novembre 2007, era ancora in vita…
Daniel , risulta quindi a tutti gli effetti di legge, figlio di Daniele De Nicola, due cittadini statunitensi però riescono ugualmente a portarlo negli USA:ma,
com'è stato possibile ?
Jhonathan Harris (uno dei due cittadini statunitensi che hanno portato Daniel a San Francisco ed ex marito della mamma di Daniel Dayamara Perigò Collantes) si è presentato in questi giorni, dal Console Italiano a San Francisco, ed ha spiegato, che pochi giorni prima di partire da Firenze, si era presentato al consolato Americano a Firenze assieme a Dayamara Perigò Collantes e al bambino, mostrando gli esami del DNA di Daniel, dove risultava, che il bambino era figlio, non di Daniele De Nicola, ma bensì di Jhonathan Harris.
E questo è stato sufficiente da parte del Consolato Americano, per dare all’uomo l’affidavit per portare Daniel a San Francisco?
E senza informare minimamente Daniele De Nicola, che al momento della partenza di Daniel per San Francisco, risultava ancora in vita?
Questa triste vicenda mette a nudo una verità sconvolgente: NESSUNO CONTROLLA I BAMBINI ALLE FRONTIERE! I BAMBINI VENGONO IMBARCATI CON UNA FACILITA' IMPRESSIONANTE, COME SE FOSSERO BORSE DEI VIAGGIATORI!

domenica 27 gennaio 2008

LA GIORNATA DELLA MEMORIA(comunicato stampa)


GIORNATA DELLA SHOAH 2008. E’ DOVEROSO RICORDARE GLI ORRORI DEL PASSATO; MA E’ ALTRETTANTO DOVEROSO APRIRE BENE GLI OCCHI SUI FENOMENI DI ANTISEMITISMO DI NUOVO PRESENTI NELLA REALTA’ POLITICA INTERNAZIONALE.
Nella GIORNATA DELLA MEMORIA della SHOAH gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu – Fronte Nazionale Siciliano rinnovano la loro solidarietà a tutte le Vittime ed ai loro familiari e ricordano con sincera emozione quella terribile tragedia. RINNOVANO la condanna per i responsabili e per i complici diretti ed indiretti di uno dei più esecrabili delitti collettivi del secolo scorso . Senza attenuanti. Fu quello – infatti- un esempio eloquente del degrado al quale può giungere la Società Umana quando prevalgono la follia sanguinaria, il delirio di onnipotenza e le aberrazioni politiche ed ideologiche. Sottolineiamo che lo stermino di sei milioni di nostri Fratelli Ebrei , con i loro bambini-( i bambini assassinati furono un milione e cinquecentomila !...),- nei Campi nazisti, non può e non deve essere dimenticato . Così come non vanno dimenticate le responsabilità di quanti avevano teorizzato ed alimentato l’ANTISEMITISMO.
Un pensiero particolare va rivolto alle altre Vittime dei Campi di stermino nazisti ( come i 500.000 Nomadi, i 10.000 Testimoni di Geova, i 10.000 omosessuali ed altre migliaia di perseguitati). Non va dimenticato che i Deportati Politici furono circa 4.350.000 e che questi ultimi,pur se in buona parte sopravvissuti, furono sottoposti pure a violenze e a trattamenti disumani. L’FNS rivolge un commosso pensiero – infine- alle migliaia di Siciliani, Ebrei e non, che furono a loro volta Deportati nei Campi nazisti e per i quali non sempre vi è stata la dovuta attenzione.
Il fenomeno dell’ANTISEMITISMO è , – per la sua gravità - ,purtroppo , un UNICUM anche nel raccapricciante mondo della violenza, delle persecuzioni e del razzismo. Ed è anche per questa considerazione che non bisognerebbe mai abbassare la guardia. Né, tanto meno, mettersi il cuore in pace commemorando al meglio le Vittime della SHOAH, spesso "limitandosi " a quelle del periodo nazista del Secolo scorso.
Ed i "fatti"- e non soltanto le parole, le testimonianze o le opinioni – ci dimostrano che l’ ANTISEMITISMO , più o meno dichiarato, rimane, ancora ai nostri giorni un fenomeno tuttaltro che scomparso. Vivo. E sul quale convergono gli interessi dei fanatici di ogni tipo. Un fenomeno certamente in crescita . Anche nei Paesi democratici e moderni dell’Occidente. E che, comunque, riesce persino a convivere con ideologie e movimenti di tipo variegato, ma fondamentalmente e "fondamentalisticamente" eversivi. Nell’ Occidente come nell’ Oriente, nel Nord come nel Sud del Mondo.
Per completare il quadro ci permettiamo di evidenziare che oggi esiste pure un inquietante "Neo-antisemitismo" dotato di armamento nucleare.
Insomma: non ci sembra che sia il caso di chiudere ancora una volta gli occhi.-
Palermu, 25 Jnnaru 2007.
Giuseppe Scianò, Sikritariu FNS

sabato 26 gennaio 2008

IL CACCIATORE DI AQUILONI

Una storia di amicizia attraverso trent’anni di storia afghana.
C’è stato un tempo in cui Kabul era una città in cui volavano gli aquiloni e in cui i bambini davano loro la caccia. Amir e Hassan hanno trascorso lì la loro infanzia felice e formavano una coppia eccezionale nei tornei cittadini di combattimenti tra aquiloni. Niente al mondo però può cambiare certi dati di fatto: l’uno pashtun, l’altro hazara; l’uno sunnita, l’altro sciita; l’uno padrone, l’altro servo. Amir, il ricco, era il pilota; Hassan, il servo, era il suo secondo. Poi però gli aquiloni non volarono più. E’ una storia di padri e figli, di amicizia e tradimento, di rimorso e redenzione, di fughe e ritorni sullo sfondo di un Afghanistan schiacciato dalla morsa sovietica prima e dai talebani poi. Amir, figlio di un ricco uomo d’affari, viveva con il padre Baba in quella che era considerata da tutti la più bella casa di Wazir Akbar Khan, un nuovo quartiere nella zona nord di Kabul. Anche Hassan viveva con il padre Ali, in una capanna di argilla, all’ombra del nespolo situato all’estremità meridionale del giardino della casa di Baba e Amir. Ma un giorno, sotto gli occhi dell’amico, qualcosa di terribile accadde ad Hassan. Amir commise una colpa terribile e l’armonia tra i due si infranse...
"Sono diventato la persona che sono oggi all’età di dodici anni, in una gelida giornata invernale del 1975. Ricordo il momento preciso: ero accovacciato dietro un muro di argilla mezzo diroccato e sbirciavo di nascosto nel vicolo lungo il torrente ghiacciato. E’ stato tanto tempo fa. Ma non è vero, come dicono molti, che si può seppellire il passato. Il passato si aggrappa con i suoi artigli al presente. Sono ventisei anni che sbircio di nascosto in quel vicolo deserto. Oggi me ne rendo conto."
Queste le parole di Amir adulto che vive da ormai vent’anni in America, dove è fuggito con il padre. E, quando una telefonata inaspettata lo raggiunge a San Francisco, comprende che deve partire e tornare a casa. Un viaggio di ritorno, un viaggio dentro di sé, un viaggio di espiazione, un viaggio di riscatto. Ricordi assordanti e prorompenti, sensazioni sopite ma mai dimenticate. Ad attenderlo non ci sono però solo i rimorsi e i fantasmi della sua coscienza; quella che una volta era casa e patria è ora una landa desolata, terra di relitti umani e di donne invisibili la cui bellezza non esiste più. Qui avere un padre o un fratello, dopo gli indiscriminati stermini dei talebani, è una vera rarità; qui incrociare il loro sguardo, il più delle volte, significa tortura e morte; qui regnano sgomento e terrore.Nonostante il finale "americano",Il cacciatore di aquiloni,di Kaled Hosseini, è una storia toccante e coinvolgente che invito leggere ,e su cui bisogna avere il coraggio di riflettere...

Progetto Sud

"Il Sud per il Sud".Un progetto politico meridionalista che parte da Catania.
Si svolgerà domani,alle ore 10,ad Acicastello,presso lo Sheraton Hotel,la conferenza sul tema "Il Sud per il Sud",organizzata da un vasto cartello di partiti e movimenti politici e sociali, conferenza a cui hanno dato la loro adesione il senatore Gianfranco Rotondi-segretario nazionale della Democrazia Cristiana per le autonomie- i deputati dell'Ars Nunzio Maniscalco e Raffaele Nicotra, il senatore campano Biagio De Gregori del Partito Italiani nel mondo. Adesioni anche da parte di Alleanza Democratica,Noi Siciliani, Partito Repubblicano Italiano,Noi Liberali,ConfimpresaItalia,Patto autonomista,Partito Liberale Italiano,Nazionalisti siciliani. "Da questa conferenza-spiega Biagio Susinni-parte dalla nostra Sicilia un progetto politico per il riscatto della comunità meridionale, che vede insieme forze politiche ed organizzazioni della società civile siciliana e del Sud".
"All'incontro di domenica-aggiunge Erasmo Vecchio-presidente dei "Nazionalisti Siciliani"-parteciperanno i responsabili e delegazioni dei movimenti autonomistici dei Popoli della cosiddetta "questione meridionale",perchè il nostro progetto mira alla nascita di un movimento siciliano,mediterraneo e meridionale".
"Questo progetto-conclude Pippo Barbagallo,ex assessore comunale di Trecastagni-vuole promuovere una nuova politica che si batta per una vera riforma federalista dello stato capace di valorizzare le autonomie e le identità dei Popoli".


*il Partito del Sud(vedi logo),nato a Gaeta,è uno dei movimenti autonomistici meridionali che parteciperanno alla conferenza .


Trecastagni. Gli oleandri della discordia
TRECASTAGNI(*ova*)L'agronomo trecastagnese Corrado Vigo, in seguito alla scelta del Comune di sostituire i tigli tagliati a Trecastagni,contesta la scelta e lancia un allarme:"Quale sia la motivazione che ha spinto l'Amministrazione comunale a tagliare i tigli non si comprende-dichiara Vigo- e soprattutto non si comprende il perchè al posto dei tigli si debbano piantare degli oleandri. L'oleandro fa parte delle piante che contengono cardenolidi.Tutta la pianta è tossica per qualsiasi specie animale"." Se ingerita-continua l'agronomo- porta a tachicardia con aumento della frequenza respiratoria. Responsabile di questa estrema tossicità è l'oleandrina, un glicoside cardiotossico. E pensate che in Corso Europa c'è anche una scuola". "Sull'oleandro - conclude Corrado Vigo- si insediano facilmente il cotonello e la cocciniglia cotonosa, e di conseguenza la fumaggine,si insedia anche l'Heliotrips Haemorrhoidalis, un tripide fastidiosissimo per gli uomini, figuratevi per i bambini che frequentano la scuola!".
Orazio Vasta
Giornale di Sicilia, 23 gennaio 2008, pag.24

venerdì 25 gennaio 2008

L'OSTERIA DELLO ZIO BENITO!














































Prodi sconfitto in Senato: cade il governo.Il premier al Quirinale: si è dimesso.
Voto di fiducia: 161 i no 156 i sì. L'Udeur si spacca, con Cusumano che vota sì: aggressione,sviene.

Il progetto del professore Romano Prodi si è infranto in Senato, di fronte all'oggettività dei numeri ,al termine di una lunga giornata cominciata con l'intervento del premier in aula alle 15 e terminata con Prodi che, alle 21, si è recato al Quirinale per rassegnare le dimissioni nelle mani del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano . Il presidente del Consiglio e il suo governo non hanno ottenuto infatti la fiducia richiesta. Hanno votato no in 161, mentre i sì sono stati 156. Un senatore (Scalera) si è astenuto, mentre tre erano gli assenti (Andreotti, Pallaro e Pininfarina). Il premier non è rimasto per ascoltare l'esito del voto, ma durante la votazione è ritornato a Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio è poi andato al Quirinale dove ha rimesso il mandato nelle mani del capo dello Stato. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è riservato di accettarle. Dal Quirinale è stato,poi ,comunicato che da venerdì 25 gennaio cominceranno le consultazioni, partendo dai presidenti di Camera e Senato a cui Prodi aveva comunicato telefonicamente le sue dimissioni.
Durante la dichiarazione di voto,il senatore dell’Udeur,l'agrigentino Nuccio Cusumano, si è dissociato da Mastella, con l'aula del Senato della Repubblica che si è trasformata in una sorta di curva degli ultras: dopo aver annunciato la fiducia al governo Prodi, il senatore Cusumano è stato aggredito verbalmente e ricoperto da insulti dal suo collega di partito Tommaso Barbato e da altri senatori del centrodestra, costringendo il presidente Franco Marini a sospendere la seduta. Cusumano, colto da malore, è stato portato via da Palazzo Madama in barella.
Il senato della Repubblica
è stato trasformato
nell'osteria dello zio Benito:
insulti,
bottiglie di spumante aperte-
sporcando i banchi e tutto il resto-
fette di mortadella
distribuite fra i banchi e ingoiate dai senatori di An...
Tutto
questo
nell'aula
del
Senato
della
Repubblica italiana,
Repubblica,
che fa parte
della
Comunità
Europea
e non
dell'Unione
delle
R
e
p
u
b
b
l
i
c
h
e
delle
b
a
n
a
n
e!...

P.S: Fra alcuni giorni l'Italia si tufferà nell'edizione 2008 del Festival di Sanremo, e, fra una canzone e una canzonetta,si farà trasportare al di là della ragione...
l'Italia dei mille partiti e dei "mille" assassini...
l'Italia Stato,l'Italia senza nazione...
l'Italia dei "fratelli" nel pallone...
l'Italia che non si riconosce allo specchio...
questa Italia da disfare...
questa Italia da federare...
Viva l'Italia,
l'Italia che...
...NON ESISTE!









Da TRECASTAGNI:LIBERTATAD!

COMUNICATO STAMPA
TRECASTAGNI
L’U.D.C. di Trecastagni, Dipartimento Pari Opportunità, organizza domenica 27 gennaio 2008, dalle ore 9 alle ore 13, presso la Piazza Marconi ,una raccolta di firme per chiedere la liberazione di Ingrid Bétancourt.
Ingrid Bétancourt, candidata ecologista alle presidenziali, senatrice eletta a furor di popolo nel 99 e da allora bandiera della lotta alla corruzione e speranza di cambiamento per la Colombia, era da troppo tempo un personaggio scomodo per tutte le parti in guerra, dai paramilitari ai guerriglieri. Ma le Farc sono arrivate prima. Giusto un attimo prima che i sicarios ingaggiati dai paramilitari vicini al governo la uccidessero. Per i guerriglieri, invece, la Betancourt era un personaggio da usare come merce di scambio "umanitario": la popolare senatrice in cambio di qualche capo guerrigliero incarcerato. E da allora è prigioniera della selva, strappata ai suoi figli e alla sua vita. Di lei si sa solo che sta bene, grazie a due prove video consegnate dai carcerieri. Niente più.
Uniamoci, a 60 anni dalla dichiarazione universale dei diritti umani, per difenderli.
Impegnamoci, con forza perché Ingrid Bétancourt riacquisti la sua libertà.
Sollecitiamo, le Istituzioni perché la battaglia per l’affermazione dei diritti avanzi e si avviino tutte le iniziative necessarie per concorrere a dare voce a Ingrid Bétancourt.
Responsabile giovani, M°Alfio Gambino
Il Coordinatore Comunale, Dott.Armando Sorbello
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Sito Web sulla battaglia per la liberazione di Ingrid Betancourt: www.betancourt.info

giovedì 24 gennaio 2008

Per chi non ha memoria,per chi non ha vissuto gli "anni di piombo",per chi vuole "ridisegnare" i feroci anni '70















































































E’ in atto il tentativo di voler "ridisegnare" i feroci anni ’70 , anni che ho vissuto da "militante comunista", a Catania, dove, anche qui, si praticava "l’antifascismo militante" o "la caccia ai rossi",una sorta di guerra civile "sommersa",con i "compagni" che quando aggredivamo i "fasci" si trattava di "antifascismo militante ", ma quando i "fasci" ci pestavano si trattava di "squadrismo fascista", e, allora,subito , arrivava la "giustizia proletaria"dei " nuovi partigiani", nella stragrande maggioranza figli della borghesia "illuminata". E la scuola era terreno fertile per aggressioni, pestaggi, intimidazioni. Bisognava, quindi, armarsi:le spranghe di ferro facilmente si "realizzavano" spezzando le gambe delle sedie e dei banchi. E i militanti, dell’una e dell’altra parte,circolavano dentro le scuole con le spranghe di ferro nascoste dentro gli zaini o sotto i giacconi, e tante aggressioni sono avvenute addirittura, dentro i bagni! Poi arrivarono anni più duri, "gli anni di piombo", e anche giovani catanesi , accusati di essere fiancheggiatori del terrorismo, sono stati arrestati e incarcerati. Sono stati, gli anni ’70, anni dove la dignità dell’uomo era assolutamente negata, ed io ,che ho superato da tempo la "geometrica potenza" del marxismo-leninismo e la conseguente divisione dell’umanità in blocchi e cortine di ferro,agli uomini e alle donne che hanno vissuto la mia stessa esperienza del dogma "del tutto scontato" o nella disperazione di stampo giacobino, tra le sprangate prese e quelle date, tra la militarizzazione del nostro profondo IO ed il conflitto fra noi stessi, tra le manette serrate ai polsi e le mani che non abbiamo mai stretto, l’ invito a superare quegli anni crudeli condannandoli, per non esserne più complici
*Questo intervento è stato pubblicato da "Avvenire", "La Gente d'Italia" (USA), La Sicilia", "Giornale di Sicilia","Vigopensiero"(blog).
§Nelle foto:manifestazioni e scontri negli anni '70- il pestaggio del poliziotto è del '68-Sergio Ramelli è un giovane "fascista" assassinato dai "rossi" con una grossa chiave inglese conficcata in testa-Walter Tobagi è un giornalista assassinato dalle Brigate Rosse,come il presidente Aldo Moro...
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
17 marzo 2008
Aula Magna dell' Università degli Studi di Bari
CONVEGNO
Gli anni di piombo - L'uccisione di Aldo Moro e Guido Rossa - L'agguato fascista a Benedetto Petrone
L'Associazione Memoria Condivisa e l' IPSAIC Istituto Nazionale dell' Antifascismo dell' Italia Contemporanea presentano,per il giorno 17 Marzo 2008, ore 9, il Convegno dal tema: Gli anni di piombo - L'uccisione di Aldo Moro e Guido Rossa - L'agguato fascista a Benedetto Petrone. La sede è l' Aula Magna dell' Università degli Studi di Bari, siamo grati al Magnifico Rettore per il patrocinio.Il Prof. Corrado Petrocelli sensibilissimo ai temi trattati dalla nostra Associazione, interverrà per portare il saluto dell' Università.
Interverranno:
Agnese Moro figlia dello statista Aldo Moro, la Senatrice Sabina Rossa figlia del sindacalista della CGIL Guido Rossa , entrambi barbaramente uccisi dalle Brigate Rosse.Parteciperanno al dibattito il Presidente della Regione Puglia On. Nichi Vendola, il Presidente della Provincia Dott. Vincenzo Divella e il Sindaco di Bari Dott. Michele Emiliano.Coordinerà , lo storico Prof. Vito Antonio Leuzzi.
Il convegno si prefigge di far conoscere a chi non era ancora nato , attraverso i familiari e i rappresentanti delle Istituzioni, la storia di tre uomini diversi che hanno pagato con la vita la difesa della democrazia nel nostro Paese.
L'incontro all' Università, luogo di studi è di ricerca, vuole essere uno stimolo alla riflessione su gli anni di piombo, alla scelta scellerata di molti intellettuali di aderire alla lotta armata e una parte del Paese a dichiararsi ne con lo Stato ne con le Brigate Rosse.
Auspichiamo che il convegno sia occasione di approfondimento da parte di chi non ha vissuto la tragedia del terrorismo.
Bari 23 Febbraio 2008
Il Presidente Mario Arpaia






mercoledì 23 gennaio 2008

I Vitelloni...
















Cuffaro? Dimissioni!

Caro Orazio,
sabato 26 gennaio,
alle ore 16.30,
a Palermo,

in Piazza Politeama,
ci incontriamo
per chiedere le dimissioni di Cuffaro.
Ti aspettiamo.
Ciao, Leoluca Orlando e

Fabio Giambrone.
Palermo,22 gennaio 2007

http://www.leolucaorlando.it/

M.I.L. -Movimento Indipendentista Ligure
Alla cortese attenzione di Orazio Vasta
Due strade per la LIGURIA
Il quadro della Liguria è chiarissimo. Può scegliere di seguire due strade.
1°) Continuare a "non decidere per conto suo", come purtroppo ha fatto dal 1815 ad oggi, da quando le hanno tolto l'INDIPENDENZA. "Sperando" solamente di avere "qualcuno che conti nel governo di Roma", andare a Roma con il cappello in mano, piangere, lamentarsi ed augurarsi che "qualcosa arrivi"! Nel frattempo però CONTINUARE ad inviare ogni anno a Roma un vero "fiume di soldi" di tasse, imposte, ecc... al punto tale che la Liguria è la TERZA (ma in realtà è la SECONDA!!!) regione italiana per le entrate fiscali INVIATE a Roma (3.369.194.071 di Euro!!!), come ha ben documentato
"IL SECOLO XIX" del 9 dicembre 2007!
2°) PRENDERE invece COSCIENZA del DIRITTO INTERNAZIONALE che la Liguria ha di poter RI-tornare ad essere una Nazione-Stato INDIPENDENTE, non avendo MAI votato il
"plebiscito di annessione all’Italia", come invece hanno fatto le altre regioni italiane, e quindi RIPRENDERSI tutte le RESPONSABILITÀ che ciò comporta, ma anche tutti i POTERI DECISIONALI e TUTTI I quattrini (palanche!!!). Con le "palanche" DECIDERE lo sviluppo della nostra Comunità, far diventare Genova città capitale di una Nazione indipendente, con tutto quello che ciò comporta nello sviluppo di TUTTE le città che sono "capitali di Stati" (oltre 150 Ambasciate, Centri Direzionali, attrazione di capitali finanziari internazionali, aeroporto degno di una capitale, ecc...). Cioè tutto quello che sta accadendo, per esempio, nelle capitali delle tre Repubbliche baltiche (Estonia, Lettonia e Lituania) diventate indipendenti, dopo che avevano subito, anche loro come la Liguria, l'ANNESSIONE illegittima ad un altro Stato (loro alla Russia, la Liguria all’Italia).
Il M.I.L.-Movimento Indipendentista Ligure porterà avanti questa sacrosanta "battaglia".
Nel frattempo ritiene SIGNIFICATIVA anche la "battaglia" affinché,
INVECE DI ROVINARE Largo Lanfranco per i lavori della Metropolitana,
si RIMUOVA l'
odiosa statua di quel re di P.zza Corvetto, Vittorio Emanuele II, che autorizzò il "saccheggio di Genova nel 1849" e che definì i Genovesi ribelli "vile ed infetta razza di canaglie"
"usando" lo spazio che si libera per le "incombenze-necessità" richieste dalla costruzione della Metropolitana.
Potremo poi sistemare la P.zza più bella di Genova, che finora ha solamente "onorato" un odioso re, in una P.zza a misura dei Cittadini ed eventualmente utilizzabile per i vari sottopassi necessari in una Metropolitana (previa verifica tecnica del progetto).
Un "Concorso internazionale di idee", per il definitivo progetto di sistemazione, ne sarebbe il degno epilogo.
Onde reperire fondi, proponiamo che la statua del re sia "venduta", con un asta pubblica, al miglior offerente. Gli attuali eredi Savoia possono così concorrere all'asta!!!...
A tal fine questa mattina saremo in L.go Lanfranco dalle ore 10,30 alle ore 12 per la
"RACCOLTA di FIRME" che può essere fatta via Internet (seguendo le indicazioni) o servendosi del "modulo" ottenibile cliccando qui (pdf) o cliccando qui (doc/rar).
Il Presidente Vincenzo Matteucciil Segretario Franco Bampi

martedì 22 gennaio 2008

Un Mastella-Party

Mastella rompe con Prodi! Rinnega il centrosinistra! Si rilancia nel grande "centro"!
Passa all'opposizione,ma prima passa da "Porta a porta"!
Chiede le dimissioni di Prodi!
Insomma,un Mastella-Party, a tutti gli effetti!
Ma, che mondo sarebbe senza Mastella?...
A voi, l'ardua sentenza...

I COMPLICI

Tutti gli uomini di Bernardo Provenzano
Da Corleone al Parlamento
Il libro racconta tutto quello che in tv non ci vogliono dire: cioè i rapporti politi trasversali (dall'Udc fino ai Ds) di un boss ora presentato solo come un vecchio assassino ultimo rappresentate di una mafia arcaica ed animale.
«Sì, perché è quella l’unica immagine del vecchio Padrino che è bene rimanga negli occhi degli italiani. L’immagine di una mafia antica, un po’ animale, che un tempo uccideva anche personaggi importanti evidentemente solo per il gusto di uccidere. Di tutto il resto, dei rapporti politici trasversali di Provenzano, del cassiere del suo clan, pupillo del presidente della Regione (UDC) e di un ministro UDEUR del governo Prodi, dei capi-mafia di Corleone da sempre amministratori dei beni di un importante deputato azzurro, del loro collega di Enna, abituato a baciare sulle guance e discutere di affari con un onorevole DS, mai cacciato e anzi promosso, è meglio non parlare. Le sentenze poi vanno lasciate assolutamente perdere. Condannano in primo grado Marcello Dell’Utri per tentata estorsione insieme al boss di Trapani, Vincenzo Virga, e Bruno Vespa si dedica al delitto di Cogne e al pigiama della signora Franzoni. L’attuale senatore UDC ed ex ministro Calogero Mannino si vede appioppare cinque anni e quattro mesi in appello (verdetto poi annullato con rinvio) e a "Porta a porta" discute di calcio scommesse con Maurizio Mosca e Aldo Biscardi. Non è un caso. Se uno sa certe cose poi magari si mette delle strane idee in testa. Magari comincia a riflettere: forse, pensa, sono tutti innocenti, forse non hanno commesso reati, forse non avevano capito chi avevano di fronte. Ma se non sanno nemmeno distinguere un mafioso da un attivista di partito, perché bisogna permettere loro di amministrare la cosa pubblica? Oggi le analisi della Confcommercio dicono che l’organizzazione capeggiata, fino all’11 aprile 2006, dal latitante corleonese raccoglie il pizzo dal 70 per cento delle attività commerciali in Sicilia (80 per cento a Palermo). L’Eurispes spiega che il fatturato complessivo delle tre mafie (Cosa Nostra, camorra e ’ndrangheta) nel 2006 ha toccato il 9,5 per cento del prodotto nazionale lordo. Il Censis, dopo aver consultato settecento imprese, aggiunge che senza «lo zavorramento mafioso annuo» le regioni del Mezzogiorno sarebbero sviluppate come quelle del Nord. Ma un dato narra meglio di ogni altra indagine quello che sta accadendo: nella più moderna clinica di tutta l’isola, la Santa Teresa di Bagheria, di proprietà di un presunto prestanome di Provenzano, la Regione Sicilia versava per ogni ciclo completo di terapia antitumorale alla prostata 136.000 euro. Ora, dopo il sequestro da parte della magistratura, lo stesso ciclo costa 8.093 euro. E allora diventa chiaro che Cosa Nostra non conviene, che gli amministratori pubblici, collusi o distratti, vanno emarginati non per moralismo, ma per un semplice calcolo economico. I soldi che gestiscono sono nostri. La mafia però non esiste. Ormai è solo ricotta e qualche vecchia lupara. Chi può pensare che un contadino come Provenzano stringa patti con uomini eleganti, dai buoni studi e dalle raffinate letture? Nessuno. E allora abbiamo deciso di raccontare questa storia, la storia della sua latitanza e della sua presa del potere, come un romanzo. Fate conto che non sia vero niente. Ogni riferimento a fatti e circostanze realmente avvenute è puramente casuale».
Lirio Abbate e Peter Gomez .
*Appena il libro è arrivato in libreria,il giornalista Abbate è stato stato "attenzionato" dalla mafia che lo vuole ammazzare. Sotto scorta- intanto,la sua famiglia è stata trasferita dalla Sicilia altrove e sottocopertura-Lirio ha rifiutato di lasciare l'Isola e continua a denunciare Cosa nostra.
Orazio Vasta

Taormina,saldi e "fiorentina" a peso d'oro...

Ieri sono stato per lavoro a Taormina. Senza il caos estivo,la bella Taormina seduce con il fascino di città dalle mille bellezze artisticonaturali.Anche qui le vetrine dei negozi del centro esibiscono gli sconti ammazzacrisi...ma,non per tutti è tempo di saldi:i ristoranti. Come dimostra la foto qui pubblicata, foto realizzata ieri sera,in un ristorante di Taormina,in piena bassa stagione turistica, una bistecca alla "fiorentina" costa € 6.00 all'etto...Quando pesa mediamente una "fiorentina"?....400,500 grammi? Fate un po di conti,aggiungete il resto della consumazione,agitate con un bel coperto e tirata la somma...E, poi, c'è chi si lamenta che gli affari vanno male!

concorsopoesia@ilsaggio.it

XII Edizione Concorso Internazionale di Poesia “Il Saggio - Città di Eboli”
Il Concorso è stato sempre patrocinato dal Presidente della Repubblica e dalla Presidenza del Senato (con due premi inviati dalle alte cariche istituzionali).
Il Concorso si articolerà in cinque sezioni:Sezione A - Poesie a tema libero in lingua italiana;Sezione B - Poesia a tema libero in vernacolo;Sezione C - poesia religiosa;Sezione D - giovani a tema libero;Sezione “a chiave obbligata”. I poeti interessati possono aderire inviando apposita richiesta all’indirizzo e-mail poesie.ilsaggio@libero.it indicando i dati anagrafici, il domicilio, numero di telefono e l’autorizzazione a trattare i dati personali. Le poesie elaborate con il sistema “a chiave obbligata” oltre a partecipare al nostro Concorso di Poesia (Luglio 2008) parteciperanno anche ad altri concorsi gemellati.Testi - Le poesie pervenute non verranno restituite e saranno utilizzate per una eventuale pubblicazione.
Quota di partecipazione - Per ogni poesia iscritta al concorso nelle sezioni A - B - C - D si richiede un contributo di partecipazione di 10,00 Euro. Per ogni gruppo di tre poesie il contributo richiesto è di 25,00 Euro. Ogni concorrente può partecipare con un numero illimitato di poesie. Tale contributo servirà a coprire parzialmente le spese organizzative. La quota di partecipazione può essere cumulabile tra le sezioni A, B, C, D. Per la sezione poesia a chiave obbligata contributo fisso di 10,00 Euro. La quota di partecipazione dovrà essere versata sul CCP n. 49812035, intestato a Giuseppe Barra (tel. 3281276922) via Don Paolo Vocca, 13 - 84025 Eboli (SA), indicando nella causale XII Concorso Internazionale di Poesia “Il Saggio - Città di Eboli”.
Copie - I concorrenti debbono inviare 5 copie per ogni poesia, una ulteriore copia completa di nome e cognome, indirizzo, recapito telefonico ed eventuale indirizzo e-mail. Onde evitare errori d’interpretazione le poesie debbono essere inviate scritte in stampatello, digitate o anche su floppy disk o via e-mail: concorsopoesia@ilsaggio.it
Sezione A - Anche se il partecipante è straniero, la poesia dovrà essere scritta in italiano.
Sezione B - Possono partecipare poesie espresse in qualsiasi dialetto parlato in Italia (con traduzione).Sezione poesia a chiave obbligata - I partecipanti devono inviare la richiesta di partecipazione, con i loro dati anagrafici, numero di telefono, indirizzo ed e-mail. a: info@ilsaggio.it, oppure a poesie.ilsaggio@libero.it
Annotazione - Ogni poesia dovrà indicare la dicitura: “dichiaro che l’opera partecipante è frutto esclusivo del mio ingegno”. Le poesie oggetto di plagio saranno automaticamente escluse dal Concorso ed il partecipante sarà cancellato dall’elenco dei poeti del Centro Culturale Studi Storici.
Scadenza del bando - Le poesie dovranno pervenire unitamente alla copia della ricevuta di versamento, non oltre il 30 aprile 2008 a: Centro Culturale Studi Storici - via Guglielmo Vacca, 8 - 84025 Eboli (SA) oppure a concorsopoesia@ilsaggio.it.
Premi - La Giuria, il cui giudizio è insindacabile ed inappellabile, premierà i primi dieci classificati delle sezioni A, B, C, D, con l’eventuale medaglia del Presidente della Repubblica (sezione A), e medaglia della Presidenza del Senato (sezione B), targhe, diplomi ed altro. Per la sezione a chiave obbligata verranno premiate i primi cinque classificati nelle due fasi. La giuria ha la facoltà di attribuire premi speciali e di menzionare o segnalare le liriche più meritevoli. Tutte le poesie potranno essere pubblicate su “Il Saggio”, rivista di cultura, organo del Centro.
Ogni poeta deve ritirare personalmente il premio attribuitogli e, solo per gravi motivi gli è consentito delegare per iscritto qualcuno che intervenga in sua vece. La cerimonia di premiazione avrà luogo in Eboli nell’ultima settimana di Luglio 2008. La partecipazione al concorso implica l’accettazione incondizionata del presente regolamento.
Legge 675/96 - Il Centro Culturale Studi Storici assicura che i dati personali acquisiti vengono trattati con la riservatezza prevista dalla legge e saranno utilizzati esclusivamente per l’invio di informazioni culturali e per gli adempimenti inerenti il concorso. Ogni poeta contattato può richiedere la cancellazione dagli elenchi cartacei e telematici del Centro inviando una semplice comunicazione anche via e-mail.
Proposta Associativa 2008: Iscrizione negli elenchi del Centro Culturale Studi Storici in qualità di “Associato” (altra categoria se richiesto), Abbonamento a “Il Saggio”, mensile di cultura, organo di stampa del Centro (12 numeri annuali consegna a domicilio). Pubblicazione annuale di diverse poesie su “Il Saggio” (se meritevoli). Partecipazione al Concorso con 4 poesie. Proposta complessiva pari a 50,00 Euro.
Il Presidente Giuseppe Barra